Fedez e Chiara Ferragni hanno firmato e pubblicizzato presso i loro venti milioni di followers i referendum sull’eutanasia. Mi perdoneranno gli appassionati della nuova guerra guelfoghibellina, quella sul green pass, ma il mio problema è l’effetto devastante che questo esempio avrà sulle generazioni giovani e non solo. Ma noi cattolici continuiamo a accapigliarci sui vaccini, la nuova moda di rissa interna, fino a poco fa c’era quella su Papa Francesco. Intanto, mentre noi siamo “pocos, locos y malunidos” loro continuano a testuggine a minare le fondamenta dell’umano. Poi tra qualche mese qualcuno si accorgerà che hanno portato a dama un referendum devastante e si metterà a gridare. Come uno stupido, a danno mortale già inferto. Mi dicono che sbaglio a battermi sui fondamentali: sull’identità dell’essere umano maschio e femmina (ddl Zan), sulla dignità della sessualità (blacklist per i siti pornografici), sul diritto universale a nascere e sul reddito di maternità che aiuterebbe a implementarlo, sulla tutela di tutti gli anziani e ammalati e depressi e oppressi e disabili gravi che sarebbero spazzati via da una legge sull’eutanasia che (Fedez e Ferragni non arriveranno mai a capirlo, loro capiscono solo che va di moda) serve a eliminare gli improduttivi per loro stessa mano, facendo sì che sia l’intera società ad indicarli come un peso. Ho letto addirittura una chat regionale in cui si scrive che è sbagliato battersi così duramente contro ddl Zan e eutanasia: “Solo con questi temi ci autoestingueremo”. E invece servirebbe accordarsi a uno dei tanti movimentini free vax. Vabbè, il caldo fa brutti scherzi. Esistono temi fondamentali in cui i nostri nemici non arretrano, fanno tavolini e raccolta firme anche sotto il solleone terribile di fine luglio. Poi ci siamo noi, a litigare su Facebook su temi accidentali. Perché avete chiaro, vero, che le fondamenta dell’umano sono come nasce, come vive, come muore ogni persona, mentre come e se va al bar o al ristorante al chiuso è tema accidentale? Ecco, state scambiando i piani. Poiché combattere Fedez e la Ferragni con analoga determinazione per voi è difficile, vi accodate a qualche pifferaio che renda facile la vostra polemichetta da social sui temi accidentali, facendo finta che siano fondamentali. Io oggi non ho il green pass come nemico, non me ne frega niente se potrò o meno andare allo stadio o a teatro. Mi frega molto che Fedez e la Ferragni abbiano formato un referendum che, se passerà, farà pensare tra qualche decennio a Joanna Benedetta che è giusto che il vecchio papà molto malandato di salute venga fatto fuori con il pentobarbital “per liberarlo dal dolore”. Ma del fatto che oggi Fedez e Ferragni abbiano firmato affinché quell’incubo diventi realtà invitando esplicitamente i loro venti milioni di followers a “andare a firmare”, manco ve ne siete accorti. Eravate alle prese con la lite sul green pass per andare nei luoghi chiusi dello stabilimento balneare. Nei luoghi aperti intanto magari c’era un tavolino per raccogliere firme per l’eutanasia. Poi vi chiedete perché loro vincono e noi perdiamo? Pocos, locos y malunidos…