Ancona. Gabriele Cinti, Vice Coordinatore Regionale del Popolo della Famiglia delle Marche ricorda come ogni anno venga stilato un report sulle pratiche in materia di diritti umani da parte di Human Right Watch e Amnesty International, integrato con Rapporti nazionali del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, sulle pratiche in materia di diritti umani.
Con tale rapporto viene di fatto costruita una scala del terrore politico (Political Terror Scale) attribuendo un punteggio da uno a cinque. Nel primo caso rientrano i paesi che rispettano tali diritti, nel punteggio cinque vi sono i cosidetti “stati- canaglia” – Corea del nord Libia settentrionale ed altri.
“All’Ucraina e’ stato attribuito il punteggio di quattro – sostiene Cinti – Che significa che le violazioni dei diritti civili e politici si sono estese a un gran numero di popolazione.
Omicidi, sparizioni e torture sono una parte comune della vita. Nonostante la sua generalità, a questo livello il terrore colpisce coloro che si interessano alla politica o alle idee. Il nostro precedente e l’attuale governo hanno, nonostante quanto sopra evidenziato, escluso la via diplomatica come strumento per la risoluzione del conflitto ed hanno continuato ad inviare armi.”
Da rilevare che in un recente sondaggio di Euromedia Research i cui dati sono stati diffusi al programma Rai “Porta a Porta” e pubblicati sul quotidiano – la Stampa – si evidenza come la maggioranza assoluta degli italiani e’ contraria all’invio delle armi all’Ucraina.
“Occorre una inversione di rotta di 360 gradi – afferma Cinti – nell’interesse delle famiglie italiane, bloccare l’invio di armi all’Ucraina e, per i motivi sopra descritti, annullare la lettura del messaggio del Presidente Zelenski al festival di San Remo poiché del tutto fuori luogo”.